Considerata la posizione strategica di collegamento tra Tortona e Piacenza, il Castello fu dotato di una rocca difensiva eretta tra il 1200 e il 1300, potendo ospitare a quel tempo, fino a 200 cavalieri e 400 fanti. Nel 1415 l’insurrezione dei Gambarana contro i Visconti provocò la discesa in campo del Conte di Carmagnola, il Castello venne espugnato e raso al suolo. I Conti vennero fatti prigionieri. Oltre ai tristi episodi bellici, il Castello fu anche teatro di vicende amorose: attorno al 1400 Beatrice di Tenda, vedova di Facino Cane, fuggì dal secondo marito (il Duca Filippo Maria Visconti, che aveva provveduto alla ricostruzione del Castello) rifugiandosi in questo maniero. Tuttavia, venne raggiunta e decapitata. Con l’ascesa degli Sforza, il Castello ritornò nelle mani della famiglia Gambarana. Nel corso del ’600 pesanti adattamenti strutturali lo trasformarono in una residenza signorile, ma già nel secolo successivo, con l’avvento di Napoleone e la progressiva perdita di potere dei Conti, non fu più adibito a tale uso. Nel corso dell”800 i vari proprietari che si susseguirono operarono numerosi restauri. Attualmente il Castello è costituito da una cinta muraria dotata di merlature che racchiude diversi corpi di fabbrica e corti di varie epoche. Nella più antica parte meridionale si possono ammirare una rocca e una torre probabilmente erette sui resti di costruzioni precedenti. Una presenza inusuale per le numerose fortificazioni dell’Oltrepo è una fossa circondante il Castello, databile al XV secolo. L’attuale proprietà è della famiglia Jannuzzelli, che lo acquistò nel 1971, lo restaurò profondamente e ne fece un luogo di abitazione e di manifestazioni culturali: qui hanno luogo concerti, mostre, rassegne letterarie e allestimenti operistici. Dal 1985 è stata inoltre istituita una galleria d’arte permanente con opere di Bartolini, Brindisi, Crippa, Gattuso, Schifano e Treccani. Nel complesso si trovano inoltre un teatro all’aperto e l’oratorio dedicato a S. Andrea. Quest’ultimo fu eretto in uno dei torrioni di difesa che, stando alla leggenda, sarebbe infestato dai fantasmi dei valligiani morti per i soprusi dei Conti.
Informazioni aggiuntive
http://www.comune.montesegale.pv.it/il-castello